La mia esperienza con "Sport & scuola compagni di banco"

Tiziana

Area tematica: Partecipo

Mi chiamo Tiziana, ho 42 anni e mi sono laureata presso l’Università degli Studi di Firenze in Scienze Motorie Sport e Salute.
Come molti dei miei colleghi, anch’io ho investito molti dei miei risparmi nell’approfondimento della mia formazione universitaria, attraverso corsi, Master, seminari, prendendo brevetti come istruttore di varie discipline fitness e wellness.
Ho avuto diverse esperienze lavorative prestando servizio soprattutto presso palestre private e ciò mi ha consentito anche di autofinanziarmi gli studi universitari e la formazione parallela.
Sono, e sono sempre stata, una persona molto esigente con se stessa in tutti gli ambiti della vita, tra cui non ultimo, appunto, quello studentesco prima e lavorativo poi.

Personalmente sostengo che un bravo professionista sia colui che è pronto, in ogni momento, a mettersi in discussione, a confrontarsi con i colleghi e non e ad aprirsi in modo critico alle innovazioni che il mondo continuamente ci propone.
Insomma, per me non si sa mai abbastanza, e, quando mi capita un’esperienza nuova che potrebbe arricchire il mio patrimonio culturale e le mie competenze, non mi tiro certo indietro.

Per questo motivo, parlando casualmente con un ex compagno di università e su consiglio anche di un mio caro professore, mi sono iscritta al bando di concorso per il progetto “Sport e scuola compagni di banco”, voluto dalla Regione Toscana, dalle Università degli Studi di Firenze e Pisa, dal MIUR, dal CONI.
Questo ha lo scopo di formare le insegnanti della scuole Primarie, cui sono già richieste competenze in molteplici discipline, nell’ambito dell’educazione fisica, per mezzo di lezioni frontali con gli alunni delle classi prime e seconde in palestra, da parte di noi dottori in scienze motorie.

un bravo professionista è colui che è pronto, in ogni momento, a mettersi in discussione

Devo ammettere che per me ciò ha rappresentato l’ennesima sfida con me stessa, visto che non avevo mai lavorato direttamente con bambini così piccoli, ma anche un’ ulteriore opportunità di arricchimento del mio bagaglio professionale.
Il modo in cui l’Educazione fisica è stata sottovalutata e trattata da Cenerentola tra le altre materie oggetto di studio, soprattutto nella Scuola Primaria, non mi è mai andato giù.
I bambini della famigerata generazione 2.0, saranno super preparati nell’utilizzo delle nuove tecnologie, ma, ahimè questo non basta a garantire un armonico sviluppo corporeo e intellettivo.

Mi spiego meglio: se io ho avuto un’infanzia che mi ha permesso di acquisire i prerequisiti motori necessari per una crescita equilibrata, attraverso l’esplorazione spontanea del corpo e dell’ambiente, il gioco senza finalità agonistiche, ma fine a stesso, ecco che avrò più possibilità di divenire un adulto sano, non solo nel corpo, ma anche nella mente.
Correre, saltare, lanciare, arrampicarsi, rotolare, e perché no, sporcarsi di fango o di erba i pantaloni, sono tutte sane abitudini che la maggior parte dei nostri fanciulli ha perso, figli di un mondo che chiede loro di precorrere i tempi in tutto (un esempio lo sono le precocizzazioni specialistiche nelle discipline sportive), di arrivare sempre primi, e insomma di essere degli “adulti in miniatura”.

Be’, in questo Progetto io vedo un utile strumento per portare nelle Scuole Primarie un po’ di tutto questo e, perché no, anche un’opportunità lavorativa, (si spera in futuro a titolo definitivo), per noi tanti laureati in Scienze Motorie.

 

Il progetto “Sport e Scuola compagni di banco”, promosso da Regione Toscana- Giovanisì, dalle Università di Firenze e Pisa e dal CONI Toscana, promuove l’attività fisica nelle scuole primarie attraverso il supporto di giovani laureati e/o laureandi in Scienze Motorie Sport e Salute provenienti dalle Università Toscane.

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